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Consulenza fusione Studi

Cambiano le modalità di presenza sul mercato per raggiungere la soddisfazione professionale ed il successo.

Difficile ipotizzare che vi possa essere un cambiamento del trend che si sta sempre più affermando.
Sono gli Studi condotti in forma associata, meglio se composti da Professionisti di più discipline, i veri protagonisti ed i soggetti a cui più facilmente sorriderà il futuro.

In questa direzione si sta muovendo pure la normativa (Finanziaria 2008 – per informazioni blog).

Per giungere alla costituzione di Studi associati, quando l’iniziativa nasce da un singolo Professionista, occorre un “facilitatore” in grado di effettuare la ricerca di possibili partner.

Anche quando nell’iniziativa sono coinvolti partner che già si conoscono e che progettano una fusione, le valutazioni del “facilitatore”, soggetto indipendente, esplicheranno la loro utilità.

Sarà sempre opportuna una valutazione di ordine psicologico, anche se i Professionisti interessati hanno già le idee sufficientemente chiare.
Il passaggio da “Studio singolo professionista” a “Studio associato” attiva un cambiamento che è prima di tutto “mentale”, o meglio ne è conseguenza: è nella cognizione del professionista, infatti, che deve cambiare la prospettiva.
Lo Psicologo valuterà la propensione al lavoro di squadra, al raggiungimento di obiettivi comuni, e ovviamente avrà grande rilievo l’analisi dei pattern di comunicazione maggiormente efficaci, da adottare nelle specifiche situazioni.

Seguiranno le valutazioni del Consulente di direzione sui temi economici e strategici, nonché su marketing e comunicazione.

Al termine della consulenza viene redatto un report indicante le probabilità di successo dell’operazione nonché i punti di forza e di debolezza emersi nel corso dell’analisi.

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